In un periodo storico segnato da profondi conflitti e tensioni, la Giornata Mondiale della Pace non va vissuta come un'utopia ingenua, ma come un necessario promemoria del fatto che la pace non è uno stato naturale scontato, bensì una costruzione attiva, faticosa e quotidiana che va oltre la semplice assenza di guerra, abbracciando la giustizia sociale, il rispetto per la diversità e la gestione non violenta delle divergenze.
Davanti ai grandi scenari internazionali, dove spesso ci si sente impotenti, sottolineamo la responsabilità individuale nel costruire un ambiente pacifico partendo dalle relazioni personali e dagli spazi digitali. L'invito è quindi quello di allenare la pace come un muscolo attraverso piccoli gesti concreti: disinnescare l'aggressività online scegliendo la gentilezza invece della polemica, praticare l'ascolto attivo senza giudizio per costruire ponti con chi la pensa diversamente, e informarsi su altre culture per combattere la paura che nasce dall'ignoranza, ricordandoci che il cambiamento globale inizia dalla scelta quotidiana di ciascuno di essere un costruttore di pace nella vita ordinaria.
